Ogni sistema antifurto è composto da più sensori che permettono di far scattare l’allarme in caso di effrazione.
Tra i vari sensori, esistono quelli definiti normalmente “perimetrali esterni” che altro non sono che particolari dispositivi progettati per impedire l’ingresso nell’area protetta. Sono adatti soprattutto alla protezione di edifici isolati: case, ville, condomini, capannoni industriali, eventualmente circondati da terreni (giardini, prati, parchi di proprietà). Lo scopo della protezione perimetrale esterna è quello di impedire ai malintenzionati di oltrepassare il confine esterno.
La domanda che spesso ci viene posta è “ma sono efficaci?”
La risposta è sempre… Dipende.
Da cosa?
In realtà dipende da molteplici fattori, non necessariamente legati al sensore stesso o all’impianto antifurto bensì molto spesso dalla progettazione del sistema.
Questo tipo di protezione salvaguardia soprattutto l’incolumità psicologica degli abitanti della zona protetta (l’intrusore viene idealmente fermato ancora prima di entrare in casa) ma benchè venga spesso venduta come la panacea di tutti i mali, da sola non risulta sufficiente a proteggere l’abitazione ed anzi presenta alcune forti controindicazioni.
Senza volerci dilungare ecessivamente (per eventuali delucidazioni i ns. consulenti sono a vostra disposizione), tra i sistemi più utilizzati possiamo ricordare le barriere ad infrarossi attivi (mimetizzate ed eventualmente disposte su apposite colonne), i sensori a tenda ed i rilevatori di movimento da esterni.