Telecom Italia Mobile aggiunge alle sue offerte l’opzione TIM Home Connect studiata per sistemi domotici ed antifurto. L’opzione è attivabile sulle SIM Telecom anche già esistenti e consente di avere:
20 minuti di chiamate tutti i numeri mobili e fissi nazionali
100 SMS verso tutti
100 MB di Internet
Dato che i sistemi di allarme normalmente effettuano segnalazioni tecniche via SMS, lasciando ai soli eventi di intrusione la chiamata vocale, riteniamo questa opzione molto valida per i sistemi di allarme.
Inoltre il traffico internet di 100 MB mensile, consente di gestire le centrali da cloud per cui, anche coloro che attualmente non hanno potuto connettere le loro centrali ad internet, tramite questa opzione potranno usufruire a pieno delle funzionalità dei nostri sistemi antintrusione.
Scegli la soluzione ideale per te
TIM Home Connect 24 – € 36,00
24 mesi senza pensieri!
A partire dal 25° mese l’offerta continuerà ad essere fruibile ad un costo di 3€ al mese.
TIM Home Connect 12 – € 24,00
12 mesi senza pensieri!
A partire dal 13° mese l’offerta continuerà ad essere fruibile ad un costo di 3€ al mese.
TIM Home Connect Light
L’offerta che si rinnova ogni mese!
3€/mese
5€ Attivazione
Come si attiva
- Se sei già in possesso di una TIM Card, direttamente online cliccando sul tasto ATTIVA
- Presso i Negozi TIM
L’offerta di TIM per i tuoi sistemi di allarme si rinnova e cresce nel traffico internet! Finalmente Telecom Italia Mobile rende più performante l’opzione ex TIM CASA immettendo sul mercato la nuova opzione TIM HOME CONNECT.
Nello specifico il traffico internet disponibile passa da 10 Mega al mese a 100 Mega al mese per cui sufficiente ad esempio per la normale gestione di tutti i sistemi Electronics line ed ELMO tramite le rispettive piattaforme MyElas ed Econnect.
Cosa permette di fare, cos’è e come sia attiva? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
TIM HOME CONNECT è un’offerta pensata per essere utilizzata nei sistemi di allarme o di domotica presenti nella casa, la cui gestione prevede l’uso di una SIM, quindi di tutti quei dispositivi che necessitano di inviare e ricevere SMS, effettuare chiamate vocali preregistrate e di essere connessi ad internet.
Di che scheda SIM necessita normalmente un impianto di allarme?
I sistemi di allarme di ultima generazione, hanno bisogno per il loro corretto funzionamento, di schede SIM in grado di effettuare alcune operazioni:
- inviare SMS di notifica (allarme intrusione, allarme soccorso, notifiche tecniche varie)
- effettuare chiamate ai numeri preimpostati riproducendo una serie di messaggi registrati
- essere connesse ad internet in modo da consentire la gestione da remoto tramite App o applicazioni Web
Cos’è TIM HOME CONNECT?
Tim Home Connect non è un contratto ma un’opzione, un’offerta da “agganciare” ad una normalissima SIM prepagata TIM per cui anche attivabile da coloro che già posseggono una SIM prepagata.
Cosa include l’opzione TIM HOME CONNECT?
L’offerta prevede:
- 20 minuti di chiamate al mese
- 100 MB di traffico Internet al mese
- 100 SMS verso tutti al mese
Quanto costa L’opzione TIM HOME CONNECT?
Dipende dalla formula che si desidera, ovvero:
TIM Home Connect 24 – € 36,00 – opzione valida per due anni
opzione da
24 mesi ovvero con 1,50 €/mese il tuo allarme usufruisce di
- 20 minuti di chiamate al mese
- 100 MB di traffico Internet al mese
- 100 SMS verso tutti al mese
(A partire dal 25° mese l’offerta continuerà ad essere fruibile ad un costo di 3€ al mese).
TIM Home Connect 12 – € 24,00 – opzione valida per un anno
opzione da 12 mesi ovvero con 2,00 €/mese il tuo allarme usufruisce di
- 20 minuti di chiamate al mese
- 100 MB di traffico Internet al mese
- 100 SMS verso tutti al mese
(A partire dal 25° mese l’offerta continuerà ad essere fruibile ad un costo di 3€ al mese).
TIM Home Connect Light – € 3,00 / mese
Opzione mensile ovvero 3,00 €/mese per usufruire di
- 20 minuti di chiamate al mese
- 100 MB di traffico Internet al mese
- 100 SMS verso tutti al mese
Come si attiva l’opzione TIM Home Connect ?
- Se sei già in possesso di una TIM Card, direttamente online cliccando sul tasto ATTIVA dal sito interne di TIM
- Presso i Negozi TIM
SWC sarà presente alla fiera Domus Sposi 2013 città di La Spezia.
Sabato 9 e Domenica 10 il primo fine settimana disponibile per inserire in lista nozze il sistema antifurto per proteggere cose e persone.
Vi aspettiamo, un nostro consulente sarà a vostra disposizione.
Da Lunedì 07-10-2013 a Domenica 13-10-2013 siamo presenti al centro commerciale “La Fabbrica” Leclerc di Santo Stefano Magra.Un nostro incaricato è a vostra disposizione per informazioni, consulenze e curiosotà sul mondo della sicurezza, degli allarmi e dei sistemi di videosorveglianza per l’ufficio e per la casa.
Non perdete l’occasione per richiedere un appuntamento ed una consulenza gratuita.
Vi aspettiamo numerosi!
Nell’ambito della tutela integrata garantita agli assistiti, gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche previsti dall’Inail includono anche la possibilità di installare nelle abitazioni dispositivi automatizzati che consentono di superare i problemi di mobilità e di gestione dell’ambiente domestico, abbattendo il muro della dipendenza.
ROMA – Accendere e spegnere la luce, rispondere al citofono, alzare e abbassare le tapparelle, fare zapping con il telecomando. La maggioranza delle persone compie ogni giorno azioni come queste centinaia di volte, senza neppure rendersene conto. Per molte persone con gravi disabilità motorie o sensoriali, invece, le stesse azioni rappresentano il muro che le separa dalla possibilità di condurre la propria vita in autonomia. La domotica può rivelarsi un efficace strumento per abbatterlo.
Per il controllo dei dispositivi telecomandi, tablet e pc. Come suggerisce il suo nome, mutuato dal francese “domotique” – contrazione della parola greca “domos” con “informatique” – la domotica comprende tutti gli interventi che applicano la tecnologia informatica all’ambiente domestico, attraverso l’automazione di oggetti e componenti della vita quotidiana con sistemi alimentati da energia elettrica e controllati utilizzando telecomandi o sistemi computerizzati, come pc, smartphone e tablet.
Le prestazioni previste dal nuovo regolamento protesico. L’Inail prevede la possibilità di finanziare l’installazione di questo tipo di dispositivi nelle abitazioni dei propri assicurati. Il nuovo regolamento protesico dell’Istituto garantisce, in particolare, interventi di abbattimento delle barriere architettoniche quando le menomazioni subite dai lavoratori penalizzano la loro mobilità o la gestione dell’ambiente domestico, come nei casi di cecità, tetraplegia, tetraparesi, paraplegia, paraparesi e amputazioni bilaterali di arto superiore o inferiore. “Siamo abituati a considerare barriere architettoniche soltanto gli ostacoli fisici che impediscono la mobilità – spiega a questo proposito Fabio Ferrara, della Consulenza tecnica per l’edilizia (Cte) dell’Inail Lazio – ma in realtà, come specificato dal decreto ministeriale 236/1989, le barriere architettoniche sono anche gli ostacoli che limitano o impediscono un utilizzo comodo e sicuro delle attrezzature presenti nelle nostre case. Facilitare l’uso di un componente di un’abitazione equivale, dunque, ad abbattere una barriera architettonica”.
Un iter in quattro fasi. Per poter accedere al contributo dell’Istituto, l’installazione degli impianti domotici deve però essere preceduta da una valutazione dell’équipe multidisciplinare incaricata di attuare la tutela globale dell’assicurato, integrata da un tecnico della Cte delle direzioni regionali Inail. L’iter per l’erogazione del contributo si articola in quattro fasi: dopo una valutazione preliminare dell’équipe multidisciplinare, il tecnico della Cte effettua una visita a domicilio fornendo la propria consulenza rispetto alle soluzioni più idonee e alla documentazione tecnica da presentare, e prepara una relazione tecnica istruttoria di valutazione del progetto presentato e di congruità della spesa preventivata. Poi, una volta che le opere sono state realizzate, lo stesso tecnico verifica che siano conformi al progetto approvato.
“Necessarie risposte personalizzate”. “Il sopralluogo a domicilio che precede l’installazione dei sistemi domotici è fondamentale – sottolinea Alberto Del Grande, della Cte del Lazio – perché non esistono soluzioni valide per tutte le situazioni. Ogni caso, infatti, richiede risposte personalizzate, che devono tenere in considerazione molte variabili, come le caratteristiche dell’abitazione in cui dovrà essere effettuato l’intervento, la composizione del nucleo familiare dell’assistito e il suo tipo di disabilità, senza dimenticare le dinamiche della vita quotidiana. Un conto, per esempio, è rispondere al citofono durante il giorno, un altro farlo la sera, quando si è già sdraiati nel letto”.
Nei casi più complessi coinvolti anche altri professionisti. Le sedi territoriali dell’Inail possono autorizzare la fornitura di sistemi e ausili domotici presso il Centro Protesi di Vigorso di Budrio e la sua filiale di Roma, oppure presso aziende specializzate, che diano garanzia di qualità e di un’adeguata assistenza tecnica. In ogni caso il collaudo compete all’équipe multidisciplinare, integrata dal tecnico della Cte regionale ed eventualmente da altre professionalità. Il coinvolgimento di altri professionisti si rende necessario nel caso di interventi particolarmente complessi, come quelli che richiedono, per esempio, competenze specifiche per riuscire a fare “dialogare” tra loro tecnologie e software diversi.
Il contributo comprende i costi di arredi e interventi murari. Il contributo dell’Inail comprende i costi per la realizzazione degli interventi murari, gli arredi personalizzati con automatismi, le cucine comandate da sistemi domotici e le modifiche degli impianti necessarie, mentre sono esclusi quelli relativi alla sostituzione degli elementi edili, come porte, portoni o finestre. “Anche le riparazioni dei dispositivi domotici – precisa Ferrara – sono totalmente a carico dell’Istituto, fatta eccezione per gli interventi di manutenzione ordinaria, come l’aggiornamento dei software. Il loro rinnovo, però, non è possibile prima di cinque anni dalla fornitura e, nel caso di arredi e cucine, devono trascorrere almeno 10 anni”.
Un’ampia gamma di soluzioni. La frontiera della ricerca sulla domotica è rappresentata dalle interfacce cervello-computer, che offrono la possibilità di controllare i vari dispositivi della casa senza compiere alcun movimento, ma già oggi la gamma delle soluzioni a disposizione delle persone con disabilità è molto articolata. Un video proiettato lo scorso novembre durante il XVII convegno della Cte, che ha dedicato alla domotica una specifica sessione di lavori, ne presenta una carrellata significativa: dalla copertura mobile azionabile direttamente dall’interno della casa, che nelle giornate piovose consente di raggiungere la propria vettura senza bagnarsi, all’iPad appositamente modificato per essere usato dall’assistito con la parte della mano di cui ha conservato la funzionalità, che agisce come telecomando del televisore ma permette, allo stesso tempo, di controllare anche le luci, il videocitofono, le telecamere di sicurezza esterne e l’apertura di porte, finestre e serrande. Il tutto integrato da un telecomando a infrarossi, attraverso il quale gli stessi comandi possono essere attivati anche a voce.
“Un impianto espandibile facilmente”. «I vantaggi del ricorso a soluzioni domotiche non si esaurisce con l’aumento dell’autonomia abitativa della persona disabile – aggiunge Del Grande – Gli impianti domotici, infatti, sono anche facilmente espandibili, nel caso in cui l’evoluzione della disabilità renda necessario automatizzare il funzionamento di altri dispositivi. Con la domotica, inoltre, aumenta la sicurezza elettrica, perché tutti i componenti a portata di mano possono essere alimentati con tensione tra i 12 e i 24 volt, e viene ridotta l’emissione di interferenze elettromagnetiche, una caratteristica importante quando si utilizzano attrezzature di diagnostica strumentale e apparecchi elettromedicali. Senza dimenticare il beneficio collettivo che deriva dal risparmio dei costi sociali per ricoveri in strutture sanitarie».
Di esempi e “prototipi” di case del futuro se ne sono viste parecchie in questi ultimi anni. E tutte ovviamente farcite delle ultime avanguardie in fatto di tecnologie multimediali. Per offrire cosa, a chi nelle case ci abita? Semplice: la possibilità di gestire tutti gli apparecchi digitali con un click, un tocco, un movimento o addirittura un comando vocale attraverso il pc portatile, il tablet, il telefonino intelligente o la Smart Tv.
Tutto – climatizzazione, antifurto, illuminazione, riscaldamento, telecamere a circuito chiuso, persino le tapperelle e ovviamente gli apparecchi per l’intrattenimento multimediale – è a portata di touch. Oppure di polso, nel senso che – utilizzando la tecnologia del giroscopio presente a bordo dei Windows Phone – si possono accendere o spegnere le luci oppure alzare o abbassare l’intensità luminosa delle lampade semplicemente “shakerando” o ruotando l’apparecchio.
Tutto si gestisce, comanda e controlla a menu attraverso un’interfaccia grafica personalizzabile che ricalca quella di Windows 8 e di Windows Phone 7. E le funzionalità a disposizione spaziano dal monitoraggio in tempo reale dei consumi e dei costi energetici alla riproduzione programmata delle canzoni e dei video presenti nella memoria dei diversi dispositivi connessi a Internet. Con la possibilità di modificare i diversi settaggi degli apparati e di attivare playlist, Web radio o servizi di streaming online attraverso appositi “scenari” creati su misura in funzione delle proprie personali esigenze.
Alla base di questo progetto c’è il paradigma tanto caro a Microsoft (e a suo tempo osannato anche da Bill Gates) della convergenza dei tre schermi: computer, telefonino e Tv. Dispositivi connessi alla Rete, interconnessi e costantemente sincronizzati fra di loro per avere un aggiornamento istantaneo del sistema domotico, indipendentemente dal device utilizzato.