In questa pagina puoi scaricare i software necessari per la visione da remoto del tuo sistema di videosorveglianza.
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Come per gli altri anni, per tutto il 2019, gli impianti antifurto, sistemi di allarme, videosorveglianza, automazioni cancelli potranno essere detratti nella misura del 50% dall’imponibile IRPEF.
La legge di bilancio n° 145/2018 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale„ n. 302 del 31 dicembre 2018 , proroga per tutto l’anno 2019 le agevolazioni fiscali in merito a ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico.
L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86 e consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.
Tuttavia, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019 è possibile usufruire di una detrazione più elevata (50%) e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.
La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Secondo quanto riportato da IPVM, il presidente Trump ha firmato il 13 agosto la legge approvata all’inizio del mese da entrambi i rami del Congresso che impedisce alle amministrazioni governative US di utilizzare prodotti per la videosorveglianza e le telecomunicazioni di alcuni produttori cinesi, fra i quali Hikvision e Dahua.
Il provvedimento, assunto per motivi di sicurezza nazionale, impone la rimozione degli impianti installati entro 12 mesi, con termine 13 agosto 2019.
Hikvision, dopo aver tentato inutilmente di fermare il provvedimento con un’azione di lobbying costata $ 140.000, ha ammesso che gli effetti della legge verranno risentiti entro uno-due anni. La quotazione della società controllata dal governo cinese avrebbe perso $ 5 miliardi in due giorni.
Dahua cerca di evitare il blocco sottolineando di essere una società privata.
Per adempiere alle disposizioni, sarà relativamente facile per gli enti pubblici interessati individuare i prodotti marchiati da rimuovere, ma dovranno ricorrere alle directory specifiche dei produttori coinvolti per quelli distribuiti attraverso il mercato OEM.
IPVM sostiene che la decisione del governo americano provocherà pesanti effetti anche sul mercato privato interno, mentre “l’impatto al di fuori degli US potrebbe diventare significativo nel momento in cui molti paesi e organizzazioni interpretassero questo fatto come un segnale negativo sulla sicurezza e l’attendibilità di questi prodotti.”
(fonte securindex.com e IPVM)
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 298 del 22 dicembre 2016 il decreto del Ministero delle Sviluppo Economico a firma del ministro Pier Carlo Padoan, che definisce i criteri per l’accesso al credito d’imposta per il 2016 per le persone fisiche per sistemi di videosorveglianza digitale, sistemi di allarme e contratti stipulati con istituti di vigilanza, che era stato inserito nella Legge di Stabilità 2016 su proposta del sen. Gianfranco Librandi.
Questi i punti salienti del decreto attuativo:
1) L’agevolazione spetta alla persone fisiche per le spese sostenute nell’anno 2016 per l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o di sistemi di allarme, nonche’ quelle connesse ai contratti stipulati con istituti di vigilanza, dirette alla prevenzione di attivita’ criminali, a condizione che siano sostenute in relazione a immobili non utilizzati nell’esercizio dell’attivita’ d’impresa o di lavoro autonomo.
2) L’ammontare del credito d’imposta riconosciuto ad ogni soggetto richiedente verrà determinato entro il 31 marzo 2017 dall’Agenzia delle Entrate; lo sgravio non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali per le medesime spese.
3) L’Agenzia delle Entrate potrà controllare che l’agevolazione concessa sia realmente spettante al soggetto e procederà, in caso contrario, al suo recupero.
Leggi il testo del DM cliccando qui
(A cura della Redazione sicurindex.com)
Innanzitutto ringraziamo il nostro amico Piero per aver avuto l’ironia di portarci a far vedere il suo acquisto effettuato on line direttamente da Hong Kong.
Cosa ha acquistato? Beh… semplicemente una telecamera che aveva visto funzionare presso il nostro punto vendita, telecamera che evidentemente era piaciuta ma ritenuta troppo cara. Da li a fare un bel giretto su internet il passo è breve e voilà… eccola su un bel negozio on line alla modica cifra di 100 $ spedizione inclusa! Esattamente la metà del costo Europeo… quale migliore occasione? Acquistata la telecamera, dopo 20 giorni ecco arrivare il pacco con l’articolo desiderato ma una volta aperto….. sorpresa…. Una bella custodia vuota con dentro solo i LED (neppure LED IR ma LED tradizionali per illuminazione) e della telecamera neppure l’ombra. Ottica finta, nessun alimentatore, nessun obiettivo, niente di niente. Si.. decisamente a volte l’apparenza inganna…..
SWC prosegue la distribuzione del prodotto HIKVISION senza mai dimenticare il servizio di supporto tecnico, formazione e consulenza rivolta sia all’installatore che al cliente finale.
Ringraziamo Hikvison per il supporto che costantemente ci fornisce per assicurare a tutta la nostra clientela un servizio all’altezza della sicurezza anche nel settore della videosorveglianza.
Riportiamo integralmente il comunicato Hikvision sulla distribuzione non autorizzata dei prodotti di tale marchio.
Gentili Clienti,
siamo venuti a conoscenza che alcune aziende distribuiscono e commercializzano prodotti a marchio Hikvision senza alcuna autorizzazione da parte di quest’ultima, non appartenendo al canale di distribuzione ufficiale.
Da alcune verifiche effettuate è emerso che detti prodotti sono, con ogni probabilità, provenienti da importazioni parallele e/o vendite via internet, non riconosciute da Hikvision, né autorizzate dalla nostra azienda, quale rappresentante diretto in quanto azienda partecipata al 100% del sopraindicato marchio, e, quindi, da ritenersi di dubbia provenienza.
I prodotti del mercato parallelo sono, usualmente, sprovvisti di manuale di istruzioni in lingua locale, cioè originale, nonché delle certificazioni richieste e – cosa ancor più rischiosa per la clientela – sono privi di adeguate garanzie di sicurezza e funzionamento, con la conseguenza che, in caso di malfunzionamento o necessità di supporto tecnico, il distributore ufficiale, così come il produttore non potranno fornire assistenza, supporto e tantomeno aggiornamento con conseguente aggravio di costi e maggiori oneri per il cliente, destinato a rivolgersi per il supporto tecnico e l’assistenza a colui dal quale ha acquistato il prodotto d’importazione parallela.
In ragione di ciò, si invita la Clientela ad affidarsi sempre alla distribuzione ufficiale e, comunque, a verificare sempre che il venditore appartenga al canale di distribuzione ufficiale del marchio cui appartiene il prodotto.
SWC in qualità di rivenditore autorizzato e certificato, garantirà il supporto ai prodotti Hikvision previa comunicazione del numero seriale e la successiva verifica dell’appartenenza alla distribuzione ufficiale.
Nelle tabelle sono elencati, nelle 20 regioni italiane, i reati denunciati nel 2014 ogni centomila abitanti; accanto, viene indicata la variazione percentuale dell’anno scorso rispetto al 2010. I dati, elaborati dall’istituto di ricerca Transcrime in esclusiva per Panorama, servono a evidenziare il tasso di criminalità di ogni regione.
Il clamoroso dietrofront del governo relativamente alle detrazioni fiscali per lavori di ristrutturazione riporta al 50% l’importo detraibile precedentemente annunciato al 40%.
L’ultima legge di stabilità infatti ha prorogato anche per tutto il 2015 gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, il Risparmio Energetico e le spese sostenute per la protezione e la sicurezza (quindi quelle relative all’installazione di un impianto d’allarme antintrusione e di videosorveglianza).
La proroga interessa tutti gli interventi indicati nell’art. 16-bis del D.P.R. 917/1986 quindi anche gli “Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio di compimento di atti illeciti da parte di terzi.”
Terminata l’ingegnerizzazione del nuovo sistema di videosorveglianza 3G di SWC per località remote non coperte da linea ADSL.
La realizzazione di questo sistema di videosorveglianza consente oltre che la registrazione in locale, anche il controllo remoto e la visualizzazione da browser o da smartphone, esattamente come se il luogo videosorvegliato fosse raggiunto da tradizionale rete ADSL. Grazie ad una normale scheda telefonica di qualsiasi operatore mobile e all’innovativa tecnologia adottata, siamo in grado di effettuare impianti di videosorveglianza con totale controllo dei costi di gestione relativi al traffico internet mobile.
3G di SWC – La videosorveglianza remota con controllo del traffico.